Efficacia del Cilostazolo dopo terapia endovascolare per malattia femoropoplitea nei pazienti con claudicatio intermittens
Cilostazolo ( Pletal ) migliora la distanza a piedi nei pazienti con claudicatio intermittens e riduce la ristenosi dopo intervento coronarico, ma la sua efficacia rimane non ben definita dopo terapia endovascolare per malattia femoropoplitea.
Ricercatori giapponesi hanno esaminato se il Cilostazolo fosse in grado di ridurre la ristenosi e la rivascolarizzazione dopo terapia endovascolare per lesioni femoropoplitee.
Lo studio, in aperto, ha coinvolto 80 pazienti ( età media: 70.7 anni; 84% uomini ), affetti da claudicatio intermittens dovuta a lesione femoropoplitea, che sono stati assegnati in modo casuale a ricevere o non-ricevere Cilostazolo in aggiunta all’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ).
L’endpoint primario dello studio era rappresentato dalla libertà da rivascolarizzazione del vaso bersaglio, mentre l’endpoint secondario era la percentuale di ristenosi e la libertà da rivascolarizzazione del vaso bersaglio ed eventi cardiovascolari avversi maggiori ( MACE ), definiti come morte per tutte le cause, infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione ripetuta e amputazione dell’arto inferiore.
Lo stenting è stato eseguito in 36 pazienti ( 16 nel gruppo Cilostazolo, 20 nel gruppo controllo; p=0.36 ).
La libertà da rivascolarizzazione del vaso bersaglio a 2 anni dopo terapia endovascolare era significativamente più alta rispetto al gruppo controllo ( 84.6% vs 62.2%; p=0.04 ).
La percentuale di ristenosi era più bassa nel gruppo Cilostazolo ( 43.6% vs 70.3%; p=0.02 ), e la libertà da rivascolarizzazione della lesione bersaglio ed eventi avversi cardiovascolari maggiori era più alta nel gruppo Cilostazolo ( 87.2% vs 67.6%, p=0.046; 76.8% vs 45.6%, p=0.006, rispettivamente ).
Non è stato riscontrato nessun sanguinamento maggiore in entrambi i gruppi durante il periodo osservazionale.
In conclusione, il Cilostazolo ha ridotto la ristenosi e la rivascolarizzazione ripetuta dopo terapia endovascolare nei pazienti con claudicatio intermittens dovuta a malattia femoropoplitea. ( Xagena2009 )
Soga Y et al, J Am Coll Cardiol 2009; 53:48-53
Cardio2009 Farma2009
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